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Batu Bolong

Sono in barca nell'arcipelago di Komodo, in Indonesia, nel Mar di Flores tra le isole di Komodo e di Siaba Besar, praticamente nella zona in cui l'Oceano Indiano incontra il Pacifico. E sono emozionatissimo, come non mai. Perché davanti a me, c'è un piccolo isolotto, affiorante dagli abissi con un curioso occhio in un'estremità e vortici fortissimi tutt'intorno. Si chiama Batu Bolong, in lingua indonesiana "roccia bucata".

Un bellissimo mural di Batu Bolong in un centro diving di Labuan Bajo

Cosa ha di speciale questo piccolo scoglio in mezzo al Mar di Flores? Perché sono così elettrizzato?
Eh... Batu Bolong, non è una roccia qualsiasi... Batu Bolong è il miglior punto d'immersione dell'arcipelago di Komodo. Di più: a mio avviso è il miglior punto d'immersione del mondo. Batu Bolong è per un subacqueo ciò che l'Everest è per un alpinista.

Mappa dei punti d'immersione della zona centro-nord dell'arcipelago di Komodo

Le fortissime correnti dei due mari che si incontrano, che apportano abbondanza di nutrienti per tutto l'ecosistema del reef, urtano violentemente la roccia dell'isolotto e splittano in due ali divergenti, lasciando nella zona posteriore un cono protetto dalla turbolenza. Fa davvero impressione dalla superficie: vedi vortici, l'acqua che schiuma e ti chiedi come sia possibile fare immersione in questa specie di Jacuzzi. Ed invece è possibile, perché ci si butta proprio nella zona protetta, in quel cono di "calma apparente" che cambia di posizione nel corso della giornata al variare della direzione della corrente. Praticamente ci si immerge proprio in mezzo all'occhio del ciclone, dove regna tranquillità assoluta mentre appena fuori c'è la tempesta ed il delirio più totale.

L'immersione si effettua dunque soltanto in un lato dell'isolotto, nella parte riparata dalla corrente, partendo dalla profondità massima e risalendo a zig zag, avendo ben cura di esser vicino alla parete e cambiando continuamente direzione ogni qual volta ci si accorge di avvicinarsi al bordo del “cono di tranquillità”, quando la corrente si inizia ad avvertire sempre di più e già si intravedono pesci alla deriva, totalmente in balia di essa. Batu Bolong è dunque fortemente sconsigliata a sub non esperti, anche per la presenza di pericolose correnti ascensionali e discensionali: un errore e ti ritrovi praticamente in Australia.

Batu Bolong, "The wall"

Batu Bolong, "Coral slope"

La sensazione che si prova una volta in acqua è di totale disorientamento perché davvero non sai dove guardare. Dovunque ti giri trovi bestioni assurdi... pesci pappagallo e coccodrillo, tonni, pesci napoleone, squali grigi, squali pinna bianca e pinna nera, banchi di barracuda e tartarughe solitarie... il tutto immerso in una nuvola di pesci coloratissimi più piccoli che quasi impedisce la vista alla bellissima barriera corallina. Il fondale è molto vario con pinnacoli, depressioni, pendii dolcemente degradanti e drop-off improvvisi, tunnel, grotte... qualcosa di molto simile all'altro incredibile diving spot mondiale che prende il nome di Mike's Point a Raja Ampat. L'immersione sarebbe fantasmagorica anche senza pesce perché le formazioni coralline sono superlative, con coralli duri e molli che tappezzano di colore tutte le pareti più o meno dolcemente degradanti verso gli abissi ed un bellissimo giardino corallino multicolore a bassa profondità; ciò che però la rende assolutamente sbalorditiva e, credetemi, quasi irreale, è l'assurda, abnorme, irragionevole quantità di pesce di ogni forma, genere, colore e dimensione, dai piccolissimi cavallucci marini e nudibranchi ai delfini ed alle enormi mante oceaniche che a volte si avvistano sul fondo.

Ho avuto la fortuna pazzesca di immergermi qui per ben tre volte ed in ciascuna di esse sono uscito dall'acqua incredulo e sconvolto da cotanta bellezza. Perché Batu Bolong è molto più che il miglior diving spot del mondo. Batu Bolong è un'esperienza spirituale extraterrena, irreale, psichedelica. Batu Bolong è un viaggio di LSD. Non saprei come altro definirlo.

Ricordo benissimo la guida subacquea della mia prima immersione con Gaby in questo straordinario sito. Era un ragazzo indonesiano dolcissimo e gentilissimo, Jack, con un inglese piuttosto stentato.

«Sono nato qui e sempre vissuto qui. Adoro il mare, è la mia più grande passione ed anche il mio datore di lavoro. Adoro anche la mia vita. Non sono ricco economicamente e mai lo sarò, ma sono felice. Almeno 2-3 volte a settimana mi immergo in questo straordinario punto... non ho studiato ma conosco ogni giorno gente diversa da tutto il mondo come te, e così imparo anche le lingue, soprattutto l'inglese! In qualsiasi altro posto in città farei lo schiavo a basso costo vivendo tra le macchine e lo smog in qualche orrendo palazzone di periferia. Davvero non potrei desiderare di meglio... » Chapeau!

E poi, poco prima di tuffarci tutti in acqua nell'occhio del ciclone con ai lati le ali della Jacuzzi schiumeggiante, Jack disse una frase che ricorderò a vita: «Guys, trust me, this dive will be the best of you entire life! You'll remember it forever! Enjoy it. Let's jump»

La guida aveva ragione: Batu Bolong è stata l'immersione in assoluto più emozionante della mia vita. Nessuna parola o frase, per quanto bella e poetica, può riuscire ad esprimere l'emozione provata in acqua; forse un video ci si può avvicinare, anche se solo lontanamente. Ed il video di Batu Bolong, il video del miglior diving spot del mondo, merita il sottofondo musicale del miglior pianista romantico del mondo, merita due magistrali notturni di Chopin, il N. 20 in Do diesis minore e l'opera postuma in Do minore B. 108.

E' possibile dopo un'esperienza inenarrabile di questo tipo immergersi nuovamente, nello stesso giorno, in un altro differente sito ed uscire dall'acqua ancora emozionati e sotto choc come a Batu Bolong? Sì, nell'arcipelago di Komodo è possibile, perché la terza ed ultima immersione del giorno sarà a Mawan tra le mante giganti.

Mawan è un bellissimo isolotto incantato di forma oblunga, poche centinaia di metri di lunghezza, brullo in superficie con una splendida spiaggia di soffice sabbia bianca, acque cristalline ed una barriera corallina dolcemente degradante.

Io e Gaby in immersione a Mawan tra le mante giganti

Nei bassi fondali che circondano l'isola, trova posto una delle più incredibili cleaning station di mante giganti del mondo. Una stazione di pulizia in un reef, è una specie di autolavaggio macchine per i pesci: qui, gli animali acquatici più grandi, vengono per esser ripuliti da creature più piccole. Il processo di pulizia include la rimozione dei parassiti e delle alghe dalle branchie e da altre parti del corpo ed è eseguito da vari piccoli esseri, tra cui gamberetti pulitori e piccoli pesci, come i ghiozzi. Per i “clienti” dell'autolavaggio marino, questi siti sono estremamente utili e vitali perché le infestazioni parassitarie oltre ad esser veicolo di infezioni, possono ostruire le branchie, rendendo difficile lo scambio di gas e possono compromettere la loro capacità di nuotare, cacciare o accoppiarsi arrivando persino ad ucciderli. In una specie di simbiosi pertanto, i pesci pulitori mangiano al ristorante senza pagare ed i pesci più grandi come le mante giganti, sono puliti e lucidati ad hoc, come nuovi.

Una manta gigante nella cleaning station di Mawan

Le mante sono uno dei pesci più grandi in assoluto: l'apertura alare del disco raggiunge i 7 metri con un peso superiore alla tonnellata, ma sono state riportate misure persino superiori, fino a 9 metri ed una tonnellata e mezzo. Un autobus praticamente. Un gigante assoluto, buono ed inoffensivo esattamente come lo squalo balena perché si ciba esclusivamente di plancton: i suoi movimenti sono lenti e dolci, mai bruschi ed improvvisi e nuotarci insieme è una meraviglia.

E così, ancora sconvolti dall'incredibile immersione a Batu Bolong, ci rituffiamo in acqua per un'altra assurda, psichedelica esperienza: un'ora abbondante a bassa profondità, circondati da bestioni neri che ti passano vicinissimo senza calcolarti per niente. Il trip di acido continua, nel giorno subacqueo sicuramente più bello di tutta la mia vita.

Ed anche il video di Mawan esattamente come il precedente di Batu Bolong, merita il miglior sottofondo pianistico romantico possibile. Merita uno dei più bei notturni di Chopin, l'opera 9 N. 2.