Tikal, nascosto nella fitta foresta pluviale del Petèn in Guatemala, è senza dubbio il sito archeologico Maya più suggestivo, affascinante e selvaggio d'America.
C'è davvero di che impressionare il routard più incallito: piramidi gigantesche semisommerse dalla giungla, enormi tarantole che attraversano il sentiero, coati dappertutto, il frastuono degli uccelli tropicali, le grida inquietanti delle scimmie urlatrici che dondolano sulla cima di gigantesche ceibe, i ruggiti di giaguari lontani... ed esattamente come ad Angkor Wat, ci si sente un po' come Indiana Jones all'esplorazione di una città perduta.
Entro nel sito la mattina prestissimo alle 5 e mezza. Nessuna immagine, video o parola può minimamente rendere giustizia al panorama fantasmagorico che si gode dalla sommità del Templo IV... impossibile raccontare l'emozione trovarsi improvvisamente, dopo tanto cammino nella selva pluviale primaria in concerto, sotto al maestoso Templo V o nel bel mezzo della Plaza Mayor, in totale e paradisiaca solitudine. Magia allo stato puro.
Un autobus notturno spaccaossa di 10 ore mi riporterà da Flores a Città di Guatemala alla scoperta della bellissima cittadina coloniale di La Antigua.