Ho conosciuto San Michele per la prima volta nell'estate del 2020, quando per sfuggire alla follia italiana della pandemenza e mantenere un minimo di salute mentale allontanandomi da certi ambienti tossici, ipocondriaci, chiusuristi e vaccinisti, incattiviti all'inverosimile dalla propaganda covidiota, ho mollato tutto e sono partito in camper con la mia famiglia, sparandomi oltre 11.000 km in un mese e mezzo, da San Beach fino alle Isole Orcadi in Scozia.
Senza saperlo, i primi due dei 7 santuari dedicati all'Arcangelo spadaccino li visiterò proprio in Normandia e Cornovaglia, in quelle 7 incredibili settimane in giro per l'Europa.
Era quello un viaggio particolare, uno spartiacque della mia esistenza, proprio dopo il terribile lockdown italiano, dopo la perdita (sofferta, ragionata, volontaria) del lavoro che credevo il mio futuro, a seguito di episodi spiacevoli che mi avevano segnato nel profondo e fatto capire la mia più totale incompatibilità in certi ambienti... dopo la degenerazione di importanti rapporti familiari, dopo l'isolamento ideologico dovuto alle vicende Covid... ed un lockdown interiore che era sempre lì, fin dai primi giorni di marzo, e da cui non vedevo vie d'uscita.
Quel viaggio con mia moglie ed i miei due splendidi figli Leonardo e Maya, era un po' un vaffanculo urlato al mondo, era il cambio radicale di paradigma e l'inizio della speranza, l'inizio di una lenta rinascita dopo mesi durissimi in cui stavo sprofondando in un buco nero senza fine.
D'altronde se non hai Dio, nella vita ti attacchi alle cose poco importanti che erroneamente ritieni importantissime, e quando il mare è in tempesta vai totalmente alla deriva, in balia delle onde altissime di un oceano invaso dal male. E naufraghi in una terra ostile nell'oscurità della notte buia, perché mancando la Luce divina, diventa impossibile orientarsi e trovare la strada corretta.
Era quello un viaggio sacro, perché l'inizio del mio percorso, tortuoso, assai discontinuo ed incomprensibile, di avvicinamento al trascendente. E San Michele è stato proprio lo strumento di tale avvicinamento, con la sua spada, la sua lancia e la sua armatura da soldato.
Sì, solamente un fedelissimo, integerrimo e coraggiosissimo Guerriero in lotta contro il male poteva portare un marxista convinto come me, ateo fino al midollo, a scoprire l'esistenza di Dio.