Nella mia vita molti interessi, che siano artistici, sportivi o culturali, vanno e vengono a seconda del momento, crescendo di intensità, scemando e nuovamente risalendo a mo' di sinusoide... la costante assoluta, il punto fermo della mia esistenza è invece solo lui, sua maestà il pianoforte, la mia passione più grande, il mio porto sicuro, il luogo dove mi rifugio dal mare in tempesta riuscendo a stabilire una connessione diretta col divino. Quando mi abbandono agli 88 tasti d'avorio bianchi e neri entro in un universo parallelo, surreale ed incantato, una meravigliosa follia alla Salvador Dalì dove gli orologi si sciolgono, lo spazio ed il tempo si liquefano insieme alle piccole o grandi preoccupazioni che mi turbano, e la mia anima trova immediatamente pace e serenità, riacquistando speranza ed ottimismo nel futuro.
Chiedo anticipatamente scusa a tutti i veri pianisti: io non lo sono e farei loro un gran torto definendomi tale. Provo solo un amore sconfinato per questo incredibile strumento, riscoperto da pochi anni dopo gli studi giovanili presto interrotti. Le registrazioni oltretutto sono amatoriali fai da te con semplice smartphone e banale pianoforte digitale Yamaha Clavinova CLP625 accoppiato a scheda audio Focusrite: condominio, spazi limitati e ridotto tempo libero non consentono null'altro. Vogliate anche perdonare gli inevitabili errori presenti... ho poco tempo per esercitarmi (direi che viaggio su una media non superiore al quarto d'ora giornaliero), ancor meno tempo per registrare, ed ora sono anche limitato da un brutto incidente a due dita della mano sinistra: alcuni passaggi sono ben più difficili e faticosi rispetto a prima.