Mi dimettono la mattina successiva. In condizioni normali sarei stato in osservazione un paio di giorni almeno, ma servono posti letto a Torrette, la situazione coronavirus può sfuggire di mano da un momento all'altro e dicono non sia buona cosa restare lì. L'ospedale è pieno di casi Covid e può diventare una bomba ad orologeria da un momento all'altro. E' Marzo, l'Italia sta per chiudere e del Covid ancora si sa ben poco: è una peste bubbonica con mortalità del 50% oppure una grave forma influenzale? Nessuno sa nulla, dobbiamo andar via dall'ospedale.
Esco da Torrette ancora mezzo frastornato ed incrocio Mario. Mi è venuto a trovare. Mario, ne ho la prova, anzi due, è un viaggiatore nel tempo: è stato nel '45 uno dei pochi soldati americani sopravvissuti alla carneficina dello sbarco nella spiaggia di Omaha Beach in Normandia (17a foto della seconda fotogallery del post relativo al D-Day) e solo 8 anni dopo, il 29 maggio 1953, il primo uomo a salire sull'Everest (ultima foto del post "... verso la Dea Madre dell'Universo") insieme allo sherpa Tenzing Norgary. Grazie Mario, ho apprezzato molto la tua visita.